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Dali~
Keep your mind wide openUna dolce brezza proveniente da nord avvolge il castello di Hogwarts col suo manto. C'è un punto in particolare dove Willow si gode sempre quella sensazione nei momenti liberi, da quando ha messo piede a Hogwarts: la zona dei Guardiacaccia. L'ha raggiunta prima della seconda lezione di Erbologia, a inizio anno, deviazione che l'ha fatta arrivare in ritardo a lezione. Ha fatto conoscenza con la signorina Abigail, che le ha spiegato che no, purtroppo non poteva usufruire del loro orto, ma le ha dato il permesso di ritagliarsi una piccola zolla di terra poco più in là: il suo piccolo angolo di casa. Il signor Sandor non era d'accordo inizialmente e ogni tanto ancora guarda storto la bambina quando viene a salutare, ma a volte sembra quasi divertito da quel gran via vai.
È qui che la piccola Corvonero sta in questo sabato pomeriggio di inizio primavera. Cosa sta facendo? Controlla il piccolo impianto di irrigazione a goccia che ha fatto, assolutamente niente di strano! Camicia con le maniche arrotolate all'avambraccio, salopette mezza sbottonata, scarpe da ginnastica e la sacca zaino per terra, che in questo caso - come altre volte - fa da cassetta degli attrezzi. È tutta intenta a sistemare i danni dei venti invernali, piantare i nuovi semi e bulbi, e sostituire la vecchia mini serra che ha costruito - con la legna gentilmente offerta da Abigail (oppure da Sandor?) - ormai mezza distrutta. Si siede per terra e con chiodo e martello in mano, prepara le fondamenta per il futuro prodotto che intende portare al papà una volta tornata a casa.→ Willow Temperance O'Shaughnessy ←
Edited by Altaras - 14/4/2024, 02:50. -
.C'erano giornate strane e giornate stranissime. Quella era una giornata stranissima perchè, oltre ad essere uscito finalmente il sole, non avevo nemmeno i compiti da fare...o meglio, ne avevo, ma comunque non avevo niente di arretrato, il che era un gran traguardo. La cosa però non mi pesava, anzi, avevo scoperto che studiare in biblioteca mi stimolava molto di più rispetto alla Sala Comune, probabilmente perchè non c'erano distrazioni in giro o gente che entrava urlando, ma tant'è.
Quel pomeriggio di sole, comunque, dopo aver indossato una camicia da boscaiola con le maniche rigirate fino ai gomiti, ero uscita dal Castello diretta ai giardini, senza una meta precisa. Volevo solo fare una passeggiata, per una volta non avevo portato libri di scuola, libri di svago o appunti da sistemare, niente di niente. Prima, con il freddo, mi guardavo bene dall'uscire fuori, se non per le lezioni che lo ritenevano necessario, restando in Sala Comune davanti al camino e, soprattutto, al caldo. Ora potevo andare dove volevo, ma quando arrivai vicino la tenuta dei guardiacaccia, notai una testolina bionda sbucare da lontano. Era in un pezzo di terreno poco più in là rispetto alla tenuta, ma comunque ben visibile a tutti e, avvicinandomi sempre di più, riconobbi nella testa color lampadina la mia compagna Willow. Era una tipa strada, nata babbana come me, e dall'aria un po' nerd. Era una delle prime ragazze con cui avevo fatto amicizia ma non sapevo che in un angolo dei giardini si era fatta un mini orto: era tutto ben curato, c'era anche un impianto di irrigazione artigianale che non avevo idea di come potesse essere riuscita a farselo da sola. C'era anche una mini serra, ma Willow, in quel momento, aveva in mano un chiodo e un martello pronta a fare chissà che cosa, quindi decisi che era arrivato il momento di annunciarmi prima che potesse martellarsi un dito.
«Ciao Willow!» esclamai sperando di non averle fatto prendere un infarto. «Che fai? E' qui che sparisci tutti i pomeriggi?»
Corvonero ◆ I Anno ◆ Nata Babbana ◆
narrato – «parlato» – pensato.